- Area protetta+
- Flora
- Fauna
- Habitat
- News+
- La fruizione turistica
- Dorsale dei Nebrodi
- Privacy
- Note legali
- Elenco siti tematici
Adagiata ai piedi dell'Etna, su un ripido pendio a dominare la valle del Simeto, la legenda vuole che sia stata fondata del Ciclope Bronte, figlio di Nettuno e operaio di Vulcano nella fucina di Mongibello.
La storia, invece, ci dice che il territorio fu abitato da popolazioni preelleniche e poi, via via, da Sicelioti, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni ed ebbe il suo massimo sviluppo intorno alla seconda metà del XVI sec.. A tale periodo, infatti, risale l'assetto urbanistico e lo stile architettonico di chiaro stampo rinascimentale.
Bronte vanta un patrimonio storico-artistico e monumentale di rilievo: la cinquecentesca Chiesa dell'Annunziata, la Chiesa del Rosario, di San Giovanni e di Santa Maria della Catena.Tra gli edifici civili spicca il settecentesco Collegio Capizzi al quale è annessa la Chiesa del Sacro Cuore.
Fuori dell'abitato (13 Km.) si trova il celeberrimo complesso dell'ex Abbazia di Santa Maria di Maniace, esempio di architettura siculo-normanna.