- Area protetta+
- Flora
- Fauna
- Habitat
- News+
- La fruizione turistica
- Dorsale dei Nebrodi
- Privacy
- Note legali
- Elenco siti tematici
Il Museo della Fauna è stato inaugurato il 5 giugno 2011, presso il Palazzo Loiacono-Portera, a Mistretta.
La struttura ospita centinaia di preparati tassidermici provenienti, in larga parte, dalla storica collezione "Giambona", acquisita negli anni dall'Ente parco.
Il percorso espositivo parte dalla presentazione di alcune specie fossili ed, attraverso diversi locali in cui sono raccolte, a seconda del contesto ambientale, le specie più significative del territorio siciliano, si sofferma, in ultimo, sull'avifauna caratteristica dell'area protetta.
Accanto alle teche espositive, inoltre, numerosi pannelli consentono al fruitore di acquisire le necessarie informazioni scientifiche su ogni singola specie.
La struttura è dotata di un'ampia sala riunione per effettuare incontri di approfondimento con gruppi e scolaresche.
La cura scientifica del Museo è stata assicurata dal prof. Maurizio Sarà dell'Università di Palermo, mentre gli accorgimenti espositivi sono stati progettati dall'arch. Franco Brancatelli.
Il Palazzo Loiacono-Portera, che ospita il Museo della Fauna, è un edificio di alto pregio storico ed architettonico di Mistretta, recuperato nel 2008 dall'Ente Parco per destinarlo a struttura museale ed alle attività promozionali dell'area protetta.
Il Museo della Fauna rappresenta, inoltre, una sezione staccata del Museo regionale delle tradizioni silvopastorali, intitolato all'illustre antropologo e demologo mistrettese Giuseppe Cocchiara; è stato istituito, nel 2003, dall'Assessorato Regionale Beni Culturali, dal Comune di Mistretta e dallo stesso Ente Parco dei Nebrodi ed inaugurato il 31 marzo 2007.
Nel Museo Regionale, ospitato in un palazzo settecentesco precedentemente adibito a Palazzo di Giustizia, sono state attivate interessanti sezioni documentanti i cicli produttivi, le attività lavorative e artigianali, nonché le forme complessive di cultura, tanto materiale quanto "volatile", espresse nei contesti agro e silvopastorale del territorio siciliano ed, in particolare, del comprensorio dei Nebrodi.